Archivi del giorno: 16 marzo 2014

La delicata questione Russo-Ucraina: intrecci di politico-economici con al centro energia e strategie Geo-Politiche

Oggi la Crimea probabilmente voterà per l’annessione alla Russia. L’Ucraina è fondamentale per la Russia, il 60% del gas esportato passa da lì, e la posizione è strategica,avamposto tra Russia ed Europa.

Russia e USA poi si stanno allontanando divenendo meno dipendenti l’un l’altro, i primi per i rapporti più stretti con Cina ed in parte Europa, i secondi per una epocale rivoluzione energetica in atto che li porterà all’autosufficienza. Alcune vicende importanti per capire come i fatti abbiano un impatto mondiale:

  • la Russia ha ritirato 105 bil. $ in titoli USA spostandoli probabilmente in altra valuta: guerra monetaria;
  • le esportazioni di gas Russo passano per il 60% attraverso l’Ucraina, e l’Ucraina importa dalla Russia il 65% del suo fabbisogno di gas.;
  • in Europa Germania ed Italia sono i più legati alle importazioni energetiche russe, in Italia il 40% del gas è di impostazione russa;
  • l’Italia ha strettissimi legami economici e commerciali con la Russia nei campi di energia, infrastrutture, difesa, oil&gas che sono vitali per alcune aziende;
  • Saipem ha appena vinto una gara indetta da Gazprom per la costruzione di una pipeline nel Mar Nero, parte del progetto South Stream che consentirà di portare gas Russo in Europa bypassando l’Ucraina,valore commessa 2 bil. $;
  • la Cina si è astenuta dal voto del consiglio di sicurezza dell’Onu che dichiarava illegittimo il referendum in Crimea, risoluzione poi non andata a buon fine per il veto Russo;
  • il G7 ha proposto, da Londra, di escludere la Russia dal G8, il cui prossimo meeting di giugno avrebbe dovuto tenersi proprio a Sochi, ora l’evento è in dubbio, probabile nuova sede: Londra;
  • Russia e Cina hanno orbite sempre più secanti ne consegue che la Russia può essere meno diplomatica con gli USA; attacchi hacker rivendicati da gruppi filorussi di Ucraina e Crimea hanno colpito, senza gravi conseguenze, i siti web Nato;
  • la Crimea era territorio Russo, fu regalato all’Ucraina negli anni 50;
  • l’Ucraina, senza supporti economici esterni fino a qualche mese fa assicurati dalla Russia ed ora interrotti, ma erogati dopo la crisi dagli alleati NATO, è sull’orlo del fallimento;
  • la Russia ha sospeso gli sconti sul gas concessi all’Ucraina che vanta un debito per forniture di 1.3 bil. $, la Russia li reclama minacciando il blocco delle forniture.

Questi sono solo alcuni degli aspetti che rendono la questione Ucraina estremamente importante a livello globale, in ballo c’è la geopolitica mondiale, i rapporti di forza dei prossimi decenni e l’assetto di politica estera Europeo.

Argomenti correlati: Link “Gas Russo e contraddizioni energetiche italiane ed europee

15/03/2014
Valentino Angeletti
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Report preparatorio ad evento Cybersecurity Energia 2014

Link a report Cybersecurity Energia 2014, da sito Industria Energia

Dowload: Relazione-Cyber-Security-Energia-28-2-2014-DEFINITIVA
(Sommario mio intervento da pagina 17).

Il report è il risultato di un Workshop preparatorio, organizzato da EnergiaMedia, Worl Energy Council (WEC), Anie Energia, in vista dell’evento “Cybersecurity Energia 2014” che si terrà prossimamente ove saranno coinvolti entità ministeriali, aziende ascrivibili alle infrastrutture critiche (in particolare settore energy, servizi e TLC), e fornitori di apparati e tecnologie.
L’obiettivo è portare all’attenzione il tema della Cybersecurity nel mondo Energy al giusto livello governativo poiché in Italia, contrariamente a quanto accade in Europa ed in particolare in USA, Russia e Cina (dove probabilmente sono molto più avanti di quanto si pensi), l’argomento non gode della giusta attenzione.

Nella fattispecie questo esecutivo dovrebbe instaurare segreterie e commissioni permanenti che lavorino a stretto contatto con la Commissione Europea. L’argomento, in un mondo sempre più connesso, necessità di sforzi congiunti e collaborazione. Oltre all’istituzione di commissioni nazionali, ancor prima sarebbe bene che venissero definiti chiaramente ruoli, responsabilità e compiti così come un ministero di riferimento che poi lavorerà in stretta sinergia con gli altri dicasteri. Seguendo quanto accade in Europa ed USA si potrebbe pensare, sempre presupponendo una modalità operativa altamente trasversale, al ministero dello sviluppo economico (che ha delega anche su nuove tecnologie, TLC ed energia, o a quello della difesa.

Con il piano di sicurezza cibernetica, la creazione di un CERT nazionale e l’agenda digitale il governo Monti prima e Letta poi hanno gettato primordiali basi verso una strategia che dovrà diventare integrata ed organizzata e che è compito dell’esecutivo Renzi, sempre attento al tema delle nuove tecnologie e di internet, portare avanti ed ottimizzare.

Il rischio che si corre è quello di trovarsi di fronte ad un gap incolmabile su un tema che già ora costa svariati miliardi l’anno in termini di perdite e competitività e che allo stato attuale fluttua pericolosamente nell’ombra tra mancanza di organizzazione e competenze, sia nel settore pubblico che privato, e ritrosia nel denunciare episodi subiti.

Inutile dire che Renzi ed il suo staff dovranno essere in grado di creare “competence center” di estremo valore attingendo alle migliori risorse di ogni livello sociale e dovranno coinvolgere permanentemente, e a livello nazionale e a quello europeo, aziende ed entità interessate che sono esse stesse stakeholder assieme a tutto il sistema paese.

16/03/2014
Valentino Angeletti
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